
Molte cose sono cambiate in me e nella mia vita dall'ultimo post.
Innanzitutto sono diventata mamma; il 25 settembre è nato Jacopo Simone...mio figlio...sorridente versione del Cicciobello nonché luce dei miei occhi!
Inutile dire che in un turbinio di poppate e pannolini, il tempo per gli esami e per l'università si è ridotto moltissimo; ma la matematica non mi ha mai abbandonato...pesare Jacopo, misurarlo in lungo e in largo per capire che taglia scegliere per body e vestitini, dosare in proporzione medicine e/o integratori ecc. ecc.
Ora che, per sostenere l'esame di Matelsup2, mi dovrò "misurare" con la geometria ritengo banale ma necessario evidenziare quanto spesso si dia per scontata la sua presenza nel nostro quotidiano. La forma è la sostanza della nostra intera esistenza, ci circonda, ci avvolge, ci definisce come esseri umani. A tal proposito, come richiesto dal professor Lariccia, ho elaborato un AVATAR cioè un alter ego grafico. Cito testualmente da Wikipedia: "...L'avatar è un'immagine scelta per rappresentare la propria utenza in comunità virtuali, luoghi di aggregazione, discussione, o di gioco on-line. La parola, che è in lingua sanscrita, è originaria della tradizione induista, nella quale ha il significato di incarnazione, di assunzione di un corpo fisico da parte di un dio (Avatar:dal sanscrito " Colui che discende"): per traslazione metaforica, nel gergo di internet si intende che una persona reale che scelga di mostrarsi agli altri, lo faccia attraverso una propria rappresentazione, un'incarnazione: un avatar appunto.
Tale immagine, che può variare per tema e per grandezza (di solito stabilite preventivamente dai regolamenti delle comunità virtuali), può raffigurare un personaggio di fantasia (ad es. un cartone animato, un fumetto), della realtà (ad es. il proprio cantante o attore preferito, o anche la propria immagine), o anche temi più vari, come vignette comiche, testi, ed altro.
Il luogo di maggiore utilizzo degli avatar sono i forum, i programmi di instant messaging, e i giochi di ruolo on-line dove è d'uso crearsi un alter ego.
Dunque un Avatar, come ogni altra immagine, s'impone come una combinazione di forme che se scomposta e ricomposta secondo percorsi differenti dà luogo a rappresentazioni sempre nuove, diverse e a volte sorprendenti.
A dimostrazione di questo concetto pubblico qui di seguito un simpatico "wild Avatar" elaborato usando l'apposito programma pubblicato dal sito del Bronx Zoo di New York cui contrappongo un Avatar più convenzionale realizzato con "Face Your Manga".
Innanzitutto sono diventata mamma; il 25 settembre è nato Jacopo Simone...mio figlio...sorridente versione del Cicciobello nonché luce dei miei occhi!
Inutile dire che in un turbinio di poppate e pannolini, il tempo per gli esami e per l'università si è ridotto moltissimo; ma la matematica non mi ha mai abbandonato...pesare Jacopo, misurarlo in lungo e in largo per capire che taglia scegliere per body e vestitini, dosare in proporzione medicine e/o integratori ecc. ecc.
Ora che, per sostenere l'esame di Matelsup2, mi dovrò "misurare" con la geometria ritengo banale ma necessario evidenziare quanto spesso si dia per scontata la sua presenza nel nostro quotidiano. La forma è la sostanza della nostra intera esistenza, ci circonda, ci avvolge, ci definisce come esseri umani. A tal proposito, come richiesto dal professor Lariccia, ho elaborato un AVATAR cioè un alter ego grafico. Cito testualmente da Wikipedia: "...L'avatar è un'immagine scelta per rappresentare la propria utenza in comunità virtuali, luoghi di aggregazione, discussione, o di gioco on-line. La parola, che è in lingua sanscrita, è originaria della tradizione induista, nella quale ha il significato di incarnazione, di assunzione di un corpo fisico da parte di un dio (Avatar:dal sanscrito " Colui che discende"): per traslazione metaforica, nel gergo di internet si intende che una persona reale che scelga di mostrarsi agli altri, lo faccia attraverso una propria rappresentazione, un'incarnazione: un avatar appunto.
Tale immagine, che può variare per tema e per grandezza (di solito stabilite preventivamente dai regolamenti delle comunità virtuali), può raffigurare un personaggio di fantasia (ad es. un cartone animato, un fumetto), della realtà (ad es. il proprio cantante o attore preferito, o anche la propria immagine), o anche temi più vari, come vignette comiche, testi, ed altro.
Il luogo di maggiore utilizzo degli avatar sono i forum, i programmi di instant messaging, e i giochi di ruolo on-line dove è d'uso crearsi un alter ego.
Dunque un Avatar, come ogni altra immagine, s'impone come una combinazione di forme che se scomposta e ricomposta secondo percorsi differenti dà luogo a rappresentazioni sempre nuove, diverse e a volte sorprendenti.
A dimostrazione di questo concetto pubblico qui di seguito un simpatico "wild Avatar" elaborato usando l'apposito programma pubblicato dal sito del Bronx Zoo di New York cui contrappongo un Avatar più convenzionale realizzato con "Face Your Manga".
Nessun commento:
Posta un commento