Un paio di volte almeno Dante rappresenta la matematica in sembianze femminili: una volta nel
Convito, quando la definisce "dama bianchissima senza macula d'errore", ed una volta nella Divina Commedia, quando la personifica in Santa Lucia, "donna del Ciel", che guida il Poeta verso la soglia dell'espiazione.
Già nel 1300 Dante aveva compreso ciò che molti ancora oggi ignorano!
Ecco un altro interessante articolo in proposito che ho trovato su “Treccani scuola” on line.
Ah...l'autrice è Prima ricercatrice, presso l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo, CNR; EWM Regional Coordinator...!
Donne e matematica: stato e possibilità
di Rosa Maria Spitaleri
In Italia il numero delle ragazze iscritte a corsi di Laurea in Matematica è notevolmente più alto di quello dei ragazzi e ciò si riflette anche nel numero dei laureati. Sembra dunque buona la relazione tra le donne italiane e la matematica, anche rispetto ad altri paesi, giacché c'è un consistente numero di donne che raggiungono buoni livelli professionali in area matematica.Tuttavia, anche se non ci sono barriere esplicite né legali né intellettuali, dal momento che ragazze e ragazzi dimostrano di essere uguali nell'insegnamento e nell'apprendimento della matematica, molti problemi rimangono e si avvertono soprattutto dal modo in cui le donne sentono sé stesse in professioni che comunque, nei posti di maggiore responsabilità e prestigio, hanno una prevalenza maschile.Esistono specifiche identità che le donne devono assumere per essere accettate nelle comunità matematiche? Hanno particolari attitudini di cui si avvale la comunità scientifica? Sentono di partecipare attivamente alla vita delle comunità scientifiche a cui afferiscono per la loro competenza? Costruiscono o promuovono relazioni in tali comunità? Il sapere delle donneSulla partecipazione delle donne agli studi matematici, all'insegnamento come alla ricerca, è importante non soltanto reperire informazioni quantitative, ma anche mettere a fuoco le caratteristiche qualitative dell'essere donna, cosa possa contribuire a incrementarne la presenza, quali iniziative si possano prendere. Identificare uno specifico sapere delle donne le spingerà anche ad agire con una maggiore consapevolezza all'interno della comunità matematica.La buona relazione tra donne e scienza appare, infatti, non ancora analizzata neppure da parte delle donne stesse, nonostante essa esista di fatto. Infatti, vivere in un paese industriale avanzato significa per le donne, spinte dalla necessità di organizzare e portare avanti la vita quotidiana del loro gruppo familiare, acquisire rapidamente familiarità con concetti, metodologie e risultati scientifici.Le donne possono essere facilmente riconosciute, in termini maschili 'per maggiore autorevolezza', come:- utenti finali di teorie e risultati scientifici (le vecchie e le nuove tecnologie hanno liberato e liberano la donna dai lavori di casa più pesanti, i risultati della ricerca in medicina danno un aiuto concreto per la salute dei figli, ecc…) - esperti dell'integrazione e spesso dello sviluppo di conoscenza scientifica (il ruolo di cura affidato alla donna dalla società richiede occhi educati a scoprire malattie, esperienza nel combinare terapie mediche e psicologiche, ecc…)- operatori scientifici (le donne operano in vari campi scientifici dove giocano ruoli professionali e educativi, ecc…)- modelli simbolici (il termine mothering è stato usato per significare uno speciale approccio alla conoscenza scientifica del mondo, che si prende cura di tutti i soggetti coinvolti nei processi di conoscenza).Dunque, le donne sono particolarmente coinvolte nella scienza e possiedono un'esperienza scientifica a molti livelli. Tale speciale relazione delle donne con la scienza riguarda anche la matematica e i settori collegati quali l'informatica e la tecnologia?Il ruolo delle donne nell'insegnamentoIn Italia, l'insegnamento in generale e della matematica in particolare è stato tradizionalmente affidato alle donne: quasi ogni studente ha avuto almeno una professoressa di matematica nella sua vita scolastica. Dal punto di vista delle donne, questo fatto potrebbe diventare un punto di interesse, soprattutto per la matematica. Le donne potrebbero infatti assumere un ruolo fondamentale nell'educazione dei giovani e influenzarne il background culturale e le future inclinazioni. Le donne potrebbero, dunque, essere determinanti nell'incrementare l'interesse maschile e femminile per la matematica e per altre aree di conoscenza.Se oggi l'insegnamento non gode di un alto prestigio sociale e le donne sono obbligate ad accettare un ruolo deprivato di una forte autorità, è proprio su questo terreno che le donne potrebbero sfidare la società e ridare autorevolezza alla professionalità degli insegnanti quali preziosi esperti nel campo educativo.Donne e ottimizzazioneLa vita quotidiana mostra che le donne hanno una speciale attitudine per l'ottimizzazione dei compiti. Per quasi tutta la loro vita si sono dedicate a ottimizzare procedure e, fin da ragazze, hanno dovuto tener conto di differenti compiti da espletare in parallelo, hanno dovuto costruire procedure semplificate per interagire con realtà ed eventi complessi, minimizzando i tempi di esecuzione.L'affermazione di Papert, "i processi in parallelo sembrano essere una cosa per donne", mette bene a fuoco una capacità tipicamente femminile. E tale abilità potrebbe essere molto utile negli ambienti di lavoro in cui separati approcci scientifici alla soluzione di complessi problemi applicativi debbono essere valutati, comparati ed eventualmente composti in nuove procedure.Le attitudini principalmente sviluppate dalle donne, quali per esempio le provate capacità negli studi matematici, le numerose competenze nell'educazione e quelle relative al problem solving all'interno di ambienti complessi dovrebbero essere meglio analizzate e ufficialmente riconosciute, anche in avanzamenti di carriera. Le posizioni decisionali e i posti di responsabilità, ancora principalmente riservati agli uomini, dovrebbero perciò essere realmente aperti alle donne, che vi porterebbero le loro particolari esperienze e modalità.Occorre, quindi, ancora promuovere studi sullo specifico sapere femminile nel campo matematico e scientifico. Identificare le capacità delle donne, nascoste ma ben usate, i ruoli loro assegnati che possono riguadagnare prestigio, la particolare vita scientifica cui partecipano senza clamore: tutto ciò può dar luogo a un nuovo quadro che può modificare le dinamiche dell'intera società, in particolare nei progetti educativi e di ricerca.Donne e competizionePassate analisi di dati statistici hanno affermato che le ragazze italiane hanno un rapporto positivo con la matematica. Per esempio, l'insieme delle iscritte alle facoltà di matematica italiane non solo era consistente, ma pressoché doppio rispetto al numero dei colleghi maschi. Questa maggior consistenza del gruppo femminile sembra confermarsi anche oggi, dopo l'introduzione della laurea triennale. Uno studio sistematico dei dati disponibili sugli accessi e oggi anche sui laureati alla scadenza del primo triennio sarebbe di sicuro interesse. La buona relazione che le ragazze italiane hanno con la matematica, nella scuola secondaria come nell'università, non si mostra in uguale modo nelle competizioni ufficiali. Per esempio, la partecipazione delle ragazze alle Olimpiadi di matematica è molto bassa e solo sporadicamente le ragazze compaiono nei primi dieci posti. Tali dati sono contraddittori rispetto al buon andamento scolastico delle ragazze e sembrano confermare il luogo comune che le donne possono essere studenti diligenti, ma non brillanti come i maschi nelle occasioni speciali o inusuali. Ciò, però, può anche portare ad analizzare quali sono i parametri di valutazione sia nel rendimento scolastico sia nelle competizioni e a valutare se non debbano essere modificati. Per esempio, il rispondere senza esitazione alle domande potrebbe concretamente influenzare il risultato nelle competizioni, e ricompensare i ragazzi per la loro abituale sicurezza. Dunque, barriere culturali e sociali che sembravano del tutto scomparse possono saltar fuori in forma nuova, per l'uso di parametri apparentemente neutri da parte di soggetti (commissioni, ecc…) preposti alla valutazione e all'assegnazione di autorevolezza culturale e sociale.Associazioni di matematicheSempre più numerosi sono i gruppi di scienziate che ritengono importante costituirsi in associazioni professionali per la riflessione e l'analisi della 'condizione' della donna nei settori lavorativi di riferimento: ricordiamo, per esempio, le associazioni delle donne dell'astronomia, dell'ingegneria e della matematica.La European Women in Mathematics (EWM) è nata, con il sostegno dell'Association for Women in Mathematics (AWM), durante il Congresso Internazionale della Matematica che si è tenuto a Berkeley nel 1986. L'EWM vuole offrire un forum per la discussione scientifica del più ampio insieme di discipline matematiche e delle loro applicazioni, per l'analisi delle condizioni professionali individuali e collettive, quali per esempio la difficoltà di nuovi accessi delle ragazze o di riconoscimento di expertise, e per la individuazione di nuove iniziative scientifiche e promozionali. Le iscritte EWM provengono da un largo spettro di nazioni che sono ampiamente rappresentate in ogni Biennial General Conference organizzata da un generoso paese ospitante. Informazioni sulla associazione e sull'ultimo, il 12th General Meeting of EWM, che si è tenuto in Russia a Volgograd, si possono trovare sul sito www.math.helsinki.fi/EWM.
giovedì 12 giugno 2008
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