PERCHÉ PROPRIO MARY SOMERVILLE?
Ho scelto prima di tutto una protagonista femminile: come donna non ho mai sopportato la discriminazione e, benché personalmente incarnassi appieno il luogo comune che ci ha sempre volute inadatte alla scienza, ho cercato di approfondire l’argomento e di trovare testimonianze che contraddicessero quello che, ancora oggi, per molti è un dato di fatto.
Ho pensato che fosse interessante riflettere sul rapporto “donne e matematica”, per poi dare uno sguardo alla presenza femminile nell'evoluzione del pensiero matematico. Pur nella scarsità di fonti letterarie in merito; nomi come quello di Ipazia, di Madame Du Châtelet, di Maria Gaetana Agnesi, di Sophie Germain, di Caroline Hersche, di Ada Byron countessa di Lovelace, di Sophie Kowalevski , di Emmy Noether hanno costellato la storia. Donne e scienziate straordinarie che si sono distinte per personalità e forza di volontà, oltre che per genialità.
Mary Somerville è una di loro. L’ho anche scelta per la sua testardaggine che l’ha portata a dedicarsi alla scienza da autodidatta, superando le convenzioni del suo tempo. Timida, non bella e apparentemente scialba, la Somerville ha dimostrato con i fatti il suo genio e il suo valore, facendo incetta di onoreficenze e lasciando la sua impronta nella storia del progresso scientifico.
Una donna che ha sempre sostenuto il diritto all’istruzione femminile e al suffragio universale “in tempi non sospetti”.
Per evidenziarne la spiccata personalità mi sono soffermata sugli aspetti più personali della sua biografia limitandomi a citare, anche per incompetenza, quelli strettamente scientifici.
Introduzione
Di solito la gente è portata dalle consuetudini sociali a considerare la matematica come campo d’interesse esclusivamente maschile.
Ciò, tuttavia, non è completamente vero.
Attraverso la storia, ci sono state molte donne matematiche che hanno contribuito allo sviluppo di questa scienza tanto quanto le loro controparti maschili.
Sebbene i loro nomi possano essere stati dimenticati, non è così per i loro lavori matematici.
Una di queste donne era Mary Fairfax Greig Somerville
Mary Fairfax Greig Somerville (1780-1872)
L’infanzia
Mary era la quinta di sette figli ma tre morirono molto giovani.
Ai tre fratelli venne data la possibilità di studiare ma, in accordo con le idee del tempo che consideravano inutile l’istruzione femminile, Mary non ricevette un’educazione adeguata alla sua curiosità ed intelligenza.
Da bambina sua madre le insegnò ugualmente a leggere, ma pensava non fosse necessario fare lo stesso per la scrittura…
Il collegio e l’opposizione familiare
A dieci anni fu mandata al collegio femminile a Musselburgh (poche miglia a est di Edimburgo sul Firth of Forth); lì fu così infelice che, dopo appena un anno i genitori si persuasero a riportarla a casa. Mary, andandosene, finalmente si sentì:
“... come un animale selvatico scappato da una gabbia.”
Una ragazza testarda…
Tornata Burntisland iniziò ad istruirsi da sola leggendo ogni libro che poteva trovare in casa. Lontana dall'essere incoraggiata, Mary veniva criticata e additata come perditempo da tutti i membri della famiglia.
Per obbligarla ad occupazioni più consone ad una ragazza di buona famiglia, fu quindi iscritta alla scuola di Burntisland per imparare i rudimenti dell’economia domestica.
L’incontro con Nasmyth e la matematica
Come ogni ragazza del suo rango imparò a suonare il piano e le furono impartite lezioni di pittura dall'artista Alexander Nasmyth.
Proprio grazie a lui Mary iniziò ad interessarsi alla matematica: lo sentì spiegare ad un altro allievo gli elementi di Euclide e le basi della prospettiva nel disegno. Bastò questo perché Mary convincesse il precettore del fratello minore ad introdurla alle teorie euclidee.
Egli le procurò anche dei testi di algebra e la sostenne nello studio cui si dedicava notte tempo con passione.
Il matrimonio
A 24 anni, nel 1804, Mary sposò Samuel Greig, un ufficiale navale della marina russa. Quando lui fu trasferito a Londra, Mary andò con lui distaccandosi dall’opprimente famiglia d’origine.
Il marito non capì mai la sua propensione allo studio e alla conoscenza:
“Aveva una bassissima opinione delle capacità del mio sesso e nessuna conoscenza e nessun interesse per qualunque genere di scienza.”
Creig morì ad appena tre anni di distanza dal matrimonio e Mary, rimasta sola con due figli, tornò in Scozia.
Una nuova vita
Le cose da questo momento iniziarono ad essere diverse; Mary si creò in poco tempo un ristretto gruppo di amici che condividevano i suoi interessi scientifici.
John Playfair, professore di filosofia naturale a Edimburgo, la incoraggiò e la presentò a William Wallace, professore di matematica al Royal Military College di Great Marlow, con cui Mary intrecciò una profonda amicizia e una fitta corrispondenza finalizzata alla condivisione e alla risoluzione di problemi del “ Mathematical Repository”.
Nel 1811 Mary vinse una medaglia d'argento per la risoluzione di uno di essi.
Su suggerimento dei suoi nuovi amici lesse molti testi matematici e astronomici tra i quali i Principia di Newton e la Mécanique Céleste di Laplace
Un nuovo amore...
Nel 1812 Mary Greig sposò William Somerville, un chirurgo della marina britannica (nonché suo cugino). Contrariamente al precedente marito egli, che condivideva con la moglie l'interesse per la scienza, la sostenne e la incoraggiò negli studi. Botanica, greco, geologia furono solo alcuni degli interessi che Mary approfondì in questo periodo durante il quale entrambi i coniugi Somerville frequentarono amici come Playfair, Leslie, Sir William Scott e il fisico David Brewster.
Frequentazioni d'eccezione...
Quando William Somerville fu nominato Ispettore dell'Army Medical Board nel 1816, la famiglia si trasferì da Edimburgo a Londra. Il marito di Mary fu eletto nella Royal Society e i due entrarono nei principali circoli scientifici del tempo. Tra i loro amici si contavano George Airy, John e William Hershel, George Peacock e Charles Babbage; frequentarono anche gran parte degli scienziati e matematici che visitarono la Londra del tempo.
Quando, nel 1817, visitarono Parigi i coniugi Somerville furono presentati a scienziati del calibro di: Laplace, Poisson, Poisont, Emile Mathieu e molti altri.
Il debutto scientifico
Nel 1824 William fu assunto al Royal Hospital di Chelsea; dove si trasferì con la famiglia. Qui Mary lavorò al suo primo studio sugli effetti elettromagnetici dei raggi ultravioletti dello spettro solare che pubblicò nel 1826 per la Royal Society.
“I meccanismi celesti”: la consacrazione
La teoria fu in seguito smentita ma rappresentò un'ottima opportunità cui seguì, nel 1827, la traduzione della Mécanique Céleste di Laplace. Il lavoro avrebbe dovuto essere pubblicato per conto della Royal Society come testo per la “Diffusione di conoscenza utile”, ma alla fine risultò troppo ampio e, John Hershel, ne propose la pubblicazione all'editore John Murray.
Il libro, che uscì nel 1831 con il titolo “I meccanismi dei cieli”, spiegava nel dettaglio la matematica usata da Laplace addentrandosi in territori pressoché sconosciuti alla maggior parte dei matematici del tempo. Fu un successo di vendita e critica.
Il secondo libro:la fama
Mary Somerville passò circa un anno all'estero nel 1832-33, si fermò per lo più a Parigi dove riprese vecchie amicizie con i matematici del luogo e lavorò sul suo libro seguente “La connessione delle scienze fisiche” che fu pubblicato nel 1834. La sua discussione su un ipotetico pianeta perturbante Urano, nella sesta edizione (1842) del lavoro, portò Adams alla sua investigazione e alla conseguente scoperta di Nettuno.
Gli onori...
Nel 1834 fu eletta membro onorario della Société de Phisique et d'Histoire Naturelle di Genève e della Royal Irish Academy.
Nel 1835, ricevette un onore mai concesso prima ad una donna; fu eletta alla Royal Astronomical Society (con Caroline Herschel)
Sir Robert Peel, primo ministro britannico dal 1834-35 e di nuovo nel 1841-46, la onorò con una pensione civile di £200 per anno nel suo primo periodo di carica. Questa fu aumentata a £300 nel 1837 da William Lamb, secondo Visconte di Melbourne (primo ministro britannico dal 1835 al 1841).
L'Italia...
Quando nel 1838 la salute del marito William venne compromessa da una grave malattia, la famiglia si trasferì in Italia, dove Mary lavorò a molte pubblicazioni.
Tra queste la più importante, uscita nel 1848, fu “Geografia fisica” ; un testo che fu usato sino agli inizi del XX secolo da scuole e università.
Verso il tramonto...
Mary Somerville non perse mai il suo spirito battagliero; sostenne con fervore il diritto all'istruzione e il suffragio femminile, tanto che quando John Stuart Mill, il filosofo ed economo inglese, organizzò una petizione rivolta al Parlamento inglese per dare il diritto di voto alle donne, fu la prima a firmarla.
Morì a Napoli il 29 novembre del 1872. Ora riposa nel Cimitero acattolico di Santa Maria della Fede.
Dissero di lei...
Nel 1831 James David Forbes, che poi sarebbe diventato Rettore dell' Università di St Andrews, dopo averla incontrata a Londra scrisse sul suo taccuino le sue impressioni su Mary:
“Sotto l'altezza media, bionda, portamento non particolarmente espressivo tranne gli occhi che sono penetranti. Vista corta. Maniere le più semplici possibili. Conversazione molto semplice e piacevole. Semplicità non nell'evitare argomenti scientifici di cui è molto esperta, ma nell'essere pronta a parlare di questi con la semplicità di un bambino e l'apparente incoscienza della rarità di questa conoscenza che possiede, cosa che richiede un momento di riflessione per rendersi conto che si sta ascoltando qualcosa di davvero straordinario dalla bocca di una donna...”
Mentre Sir David Brewster, inventore del caleidoscopio e Rettore dell'Università di St. Andrews, nel 1829, scrisse di lei:
“... di certo la donna più straordinaria in Europa - una matematica di primo grado con tutte le gentilezze di una donna... anche una grande filosofa naturale e mineralogista.”
Disse di sé stessa e del suo atteggiamento nei confronti della vita:
“A volte trovo (problemi matematici) difficili, ma la mia vecchia ostinazione rimane, perché se non riesco oggi li attacco domani.”
venerdì 13 giugno 2008
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